Per definizione, si può parlare di emergenza quando lo scenario comprende il coinvolgimento di una grande dimensione collettiva, di circostanze non controllabili nel breve termine, quando un intervento è urgente e la richiesta insorge all’improvviso.
Gli effetti nel breve, medio e lungo termine di una situazione emergenziale possono produrre un cambiamento, inteso come il superamento di una crisi con l’ottimizzazione delle lezioni apprese, il potenziamento delle condotte preventive e l’attuazione di nuovi piani di recupero.
Nell’immediato, invece, si è rivelato essere necessario agire sin da subito per contrastare il rischio di insorgenza del disturbo da stress post traumatico (PTSD) attraverso interventi strutturati quali il Critical Incident System Management (CISM) e l’Eyed Movement Desensibilization and Reprocessing (EMDR).
Il PTSD è caratterizzato principalmente dalla seguente sintomatologia:
Il CISM è un protocollo clinico di prevenzione e trattamento delle reazioni psicologiche, a fronte di eventi critici potenzialmente traumatici. La sua applicazione implica la gestione emotiva e la prevenzione dell’insorgenza di psicopatologie nel medio e lungo termine, attraverso l’elaborazione dell’evento critico con specifiche tecniche di supporto. (https://www.cism.it/en/)
L’EMDR “è un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico. Si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.” (https://emdr.it/index.php/emdr/)