03 Gen MENTAL COACH: UNA NUOVA MODA
Il Mental Coaching sembra essere un nuovo fenomeno che sta prendendo piede in maniera crescente nelle aziende, nei contesti sportivi e in alcune realtà più settoriali legate alla salute. In realtà, l’impiego di questo “strumento” non è poi così recente come può apparire. Seppure in sordina, infatti, è sempre stato oggetto di grande attenzione e curiosità da parte dei più emancipati e attenti osservatori dei sistemi vincenti usati negli Stati Uniti, terra che ha dato i natali a questa figura “rivoluzionaria”.
Superficialmente, però, in Italia, questa espressione molto spesso è usat,a in maniera inadeguata, per indicare il lavoro svolto dai cosiddetti “motivatori“. Chi, quindi, sollecita a tenere duro, a impegnarsi a fare bene, secondo la credenza più naïve, è il titolare del Mental Coaching.
La verità, però, è un’altra. Il Mental Coach, infatti, è colui che tira fuori il meglio dalle persone e dai contesti organizzativi, tanto quando lavora con singoli individui che se impiegato nelle realtà aziendali.
Ma a cosa serve? E perchè qualcuno dovrebbe farsi aiutare a dare il massimo se è già ovvio che la performance ottimale è quella a cui ambire, tutti e a prescindere?
Ebbene, credere che il livello motivazionale necessario per rimanere orientati alla massima resa personale e professionale è scevro dalle minacce più imprevedibili e dai rischi, di cui non sempre si è consapevoli, è una pericolosa forma di ingenuità i cui effetti collaterali potrebbero avere dei costi molto gravi da sostenere.
Pensiamo alle interferenze dello stress lavorativo sulla qualità della propria vita. Un bel giorno ci si potrebbe ritrovare a dover fare i conti con una cattiva gestione del proprio tempo libero o addirittura scoprire di non averne più a disposizione. Oppure riflettiamo sull’impatto che l’arrivo di un figlio può avere sulla performance professionale. Senza un adeguato livello di attenzione rivolta al proprio funzionamento, si potrebbe scoprire che la qualità delle attività che svolgiamo fuori di casa si è deteriorata nel tempo, per via di stanchezza accumulata, mancanza di concentrazione dovuta a pensieri fuorvianti, tanto da ritrovarsi a rincorrere soluzioni volte a riparare i danni prodotti nel tempo inconsapevolmente.
Ebbene, in entrambe i suddetti casi, poter contare su un Mental Coach può significare avere la possibilità di mantenere la rotta, ottimizzare le proprie risorse, grazie alle capacità di questi professionista, in grado di coadiuvare le scelte personali e/o professionali altrui, attraverso la sollecitazione delle leve psicologiche a loro note e di cui sono esperti.
L’arte dell’improvvisazione, infatti, mal si coniuga con il tipo d’intervento che viene richiesto al Mental Coach. Un’ampia e approfondita preparazione, infatti, caratterizzata tanto da uno studio teorico massivo quanto da una cospicua esperienza sul campo, può fare la differenza nella vita di chi sceglie di appoggiarsi a questa tipologia di figura tecnica.
Non è un caso, quindi, che i manager aziendali più illuminati si rivolgono a figure professionali come i Mental Coach per ridurre la probabilità di assistere al deterioramento della qualità delle performance delle proprie risorse umane (riduzione dello slancio motivazione, perdita del senso di appartenenza, scarsa cura nello svolgere le attività che è previsto svolgano, ecc.).
Non tutte le persone, infatti, riescono autonomamente a tirar fuori il meglio di sè, senza un ausilio adeguato, vuoi per mancanza di capacità individuali, vuoi per via degli imprevisti della vita.
Di contro, soprattutto dopo l’esperienza condizionante del lockdown conseguito a seguito della pandemia da Covid-19, molti individui stanno scoprendo che che avere un supporto come quello offerto dal Mental Coach può migliorare la qualità della propria vita, in termini di tutela e di arricchimento del proprio benessere. Si pensi agli sportivi che fanno del Mental Coach il loro punto di riferimento per sviluppare le abilità necessarie per affrontare gli ostacoli più severi sia durante la fase di preparazione atletica che nel mezzo di una competizione sportiva.
Lo stesso ragionamento vale sia per le aziende che supportano la qualità della vita professionale dei propri dipendenti, mettendo loro a disposizione figure che s’impegnano a stimolare le best practice professionali, che per i contesti più privati, in cui è stata registrata una maggiore efficacia nei percorsi di recupero del benessere psicofisico (riabilitazione fisica, percorso nutrizionale, ecc.), contesti privilegiati in cui la presenza del Mental Coach può fare la differenza.